Principi ispirativi e metodologia operativa del Centro di Musicoterapia
Poiché il Centro di Musicoterapia si confonta giornalmente con svariate tipologie di casi: dai piccoli deficit, ai disturbi dell'età evolutiva, alle problematicità legate agli anziani ed all'Alzheimer, fino alle disabilità medio gravi, come autismo, ritardi, paralisi cerebrali risulta impossibile tracciare sinteticamente un percorso comune queste differenti esigenze.
In questa sezione ci limiteremo ad elencare l'approccio metodologico globale e l'indirizzo generale del caregiving, complessivamente mirato alla:
- - stimolazione sensoriale
- - educazione alla percezione e consapevolezza dell'io
- - sapersi porre in relazione con un contesto esterno
- - instaurare un dialogo di gesti suoni e movimenti
- - esprimere l'io: io penso, io faccio, io sono capace
- - stimolare la sfera psichico emozionale, funzionale ed affettiva
- - sviluppare espressione e creativita'
- - instaurare relazioni con il gruppo, con l'altro da se'
- - organizzare e coordinare corpo e movimento
- - far partecipare l'intero corpo all'evento ritmico musicale
- - perseguire mediante il movimento del corpo indotto dalla musica
l'articolazione degli arti distali e l'autonomia motoria volontaria
- - concorrere ad organizzare e riordinare il sistema piramidale
- - rendere piacevole il momento dell'esperienza vissuta nel centro
Obiettivi conseguiti con la musicoterapia nel soggetto disabile:
Il primo obiettivo è quello di fornire al soggetto un momento piacevole, un'esperienza formativa serena e propria, guardando alle capacità e non a ciò che manca.
Fatta questa opportuna premessa, e verificato il rapporto fra soggetto e musicoterapeuta, si sonda la possibilità di avviare la partecipazione attiva un evento creativo in grado di stimolare la fantasia e le capacità intellettive.
Il secondo non meno importante, tende a sviluppare nel soggetto una relazione con l'esterno, importante per la sua crescita e per la sua futura vita di interdipendenza.
Di rilevanza educativa, Il fatto di doversi rapportare in modo ordinato nelle relazioni funzionali esterne del contesto musicale, ricordiamo infatti che la musica è ordinata dal ritmo musicale e dall'altezza delle note che poste in successione generano una scala.
Questo aspetto ci introduce al terzo e forse più importante obiettivo del progetto: la riabilitazione motoria. E' provato che stimolare un soggetto disabile al movimento ordinato in un ambulatorio o in un ambiente medico è cosa noiosa per quanto utile, con queste attrezzature e grazie alla creatività che la musica stimola, il disabile ha il desiderio di muoversi a tempo, di estendere l'arto nell'esigenza di conquistare un suono nuovo, di conseguire ritmicità per partecipare armoniosamente all'ordine che la musica impone.
Non differentemente da ciò che avviene nelle sedute di logopedia o nella cura della balbuzie con la musica.
Ogni soggetto sarà monitorato durante il progetto dal momento dell'ingresso alla fase finale per contribuire alla ricerca e fornire utili indicazioni alla ricerca della comunità medico-scientifica.
La musicoterapia, è bene chiarirlo subito, non fa miracoli, e il Centro di Musicoterapia non è una clinica.
La musicoterapia è una "medicina" naturale, un supporto potentissimo per lo sviluppo armonico dell'individuo. Contribuisce a stimolare i sensi, la partecipazione attiva e passiva del corpo, la relazione con il gruppo e l'esterno, stimola il movimento degli arti, organizza i processi piramidali, in altre parole mette in moto tutto il nostro organismo.
Il Centro di Musicoterapia grazie a musicoterapeuti e personale competente ha contribuito nel corso dei decenni ad aiutare anche gravi situazioni di disagio psico-fisico di piccoli, giovani e adulti.
Fino a qualche tempo fa, le gravi disabilità erano quasi tenute nascoste dai genitori che a volte per vergogna ed altre per disagio sociale tenevano lontano il figlio da qualsiasi esperienza educativa, sottraendolo a stimoli e contatti esterni contribuendo a privare i figli di qualsiasi relazione extra familiare, qualsivoglia stimolo utile a sviluppare una affettività creativa.
Una visione più moderna ci spinge ad incoraggiare le abilità presenti, sebbene modeste o difficilmente esplicabili, piuttosto che insistere sulle differenze e di conseguenza sui "deficit" rispetto alla popolazione cosi detta "normo dotata".
- Obiettivi conseguiti con la musicoterapia nel soggetto anziano sono:
attivazione / riattivazione delle abilità sensoriali, relazionali e cognitive personali residue del soggetto attraverso strategie che utilizzano il parametro musicale,
- il movimento e in generale
- la comunicazione non verbale;
- Armonizzazione dell’handicap al fine di migliorare il livello qualitativo della quotidianità dell’ospite;
- Offrire agli ospiti che vivono sempre più chiusi in se stessi e difficili da coinvolgere con le attività di animazione, una possibilità di ricreare un collegamento con il mondo esterno che vada oltre la normale cura quotidiana che viene effettuata dagli operatori di reparto;
- Mantenere e/o riattivare le capacità comunicative ed espressive residue attraverso il mantenimento dell’uso degli arti e attraverso la trasformazione di semplici gesti stereotipati in forme di comunicazione;
- Ridare senso alle intenzioni comunicative ancora presenti negli ospiti favorendo le capacità di ascolto e di contatto con “l’altro” attraverso una relazione significativa improntata sull’autenticità.
- Rallentare il deterioramento cognitivo
- Costruire una relazione con i pazienti entrando in una forma di comunicazione necessariamente non convenzionale, basata su sensazioni, sguardi, sorrisi, gesti e movimenti
- Stimolare l’attenzione ed osservare eventuali reazioni emotive
- Stimolare la comunicazione attraverso canali non verbali
- Migliorare il tono dell’umore dell’ospite
- Condividere insieme l’esperienza sonoro-musicale
Riattivare la memoria musicale ed “emozionale”
Indurre un comportamento musicale attivo (Cantare e suonare uno strumento) per favorire il mantenimento delle abilità motorie, anche attraverso movimenti semplici del corpo
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