Incontri di stimolazione cognitiva

In questo genere di interventi, gli obiettivi andranno definiti più chiaramente a seconda del grado di "presenza" diagnosticato caso per caso e conseguentemente sarà calibrato un percorso di musicoterapia volto all'attivazione / riattivazione delle abilità sensoriali, relazionali e cognitive personali residue.

Altri obiettivi conseguiti con a musicoterapia nel soggetto anziano sono:

  • Armonizzazione delle funzionalità psico motorie al fine di migliorare il livello qualitativo della quotidianità della persona;
  • Offrire agli ospiti che vivono sempre più chiusi in se stessi e difficili da coinvolgere con le attività di animazione, una possibilità di ricreare un collegamento con il mondo esterno che vada oltre la normale cura quotidiana che viene effettuata dagli operatori di reparto;
  • Mantenere e/o riattivare le capacità comunicative ed espressive residue attraverso il mantenimento dell’uso degli arti e attraverso la trasformazione di semplici gesti stereotipati in forme di comunicazione;
  • Ridare senso alle intenzioni comunicative ancora presenti negli ospiti favorendo le capacità di ascolto e di contatto con “l’altro” attraverso una relazione significativa improntata sull’autenticità. Rallentare il deterioramento cognitivo
  • Costruire una relazione con i pazienti entrando in una forma di comunicazione necessariamente non convenzionale, basata su sensazioni, sguardi, sorrisi, gesti e movimenti
  • Stimolare l’attenzione ed osservare eventuali reazioni emotive Stimolare la comunicazione attraverso canali non verbali Migliorare il tono dell’umore dell’ospite
  • Condividere insieme l’esperienza sonoro-musicale
  • Riattivare la memoria musicale ed “emozionale”
  • Indurre un comportamento musicale attivo (Cantare e suonare uno strumento) per favorire il mantenimento delle abilità motorie, anche attraverso movimenti semplici del corpo

TECNICHE E APPROCCI METODOLOGICI ADOTTATI

Distinguiamo due grandi approcci: la musicoterapia recettiva (che consiste principalmente in un ascolto condiviso di brani musicali registrati o suonati dal terapista) e la musicoterapia attiva che prevede quello che in gergo si chiama “dialogo sonoro” (ovvero la comunicazione sonoro-improvvisata su strumenti suonati da paziente e terapista).

All’interno di queste due grandi tecniche possono esservi infinite utilizzazioni del suono che contempla l’utilizzo del corpo, della voce oltre agli strumenti convenzionali e non. Le due tecniche possono essere utilizzate nella stessa seduta e vengono scelte in base alle esigenze del paziente.

ORGANIZZAZIONE

Gli incontri hanno durata di un’ora e hanno cadenza settimanale o bisettimanale a scelta. La regolarità e la durata degli incontri, sono elementi che caratterizzano il setting.

Il musicoterapista prepara il setting prima di ogni incontro e invita il paziente alla seduta. L’invito al trattamento avviene ogni volta personalmente da parte del terapista che in questo modo dà la possibilità al paziente di scegliere attivamente se voler o meno essere coinvolto e partecipe al processo terapeutico.



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