L'anziano

La musicoterapia si può definire come “l'uso della musica come strumento terapeutico per il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento della salute psicologica, mentale e fisiologica, e per l'abilitazione, la riabilitazione il mantenimento delle capacità comportamentali, evolutive, fisiche e sociali il tutto all'interno del contesto di una relazione cliente-terapeuta.” (Boxill,1985)

Da questa definizione è logico pensare che l’attività di musicoterapia può avere molteplici applicazioni: può essere utile come fonte di benessere nell’accompagnamento dell’anziano nel suo fisiologico processo di invecchiamento; con persone affette da diversi tipi di demenze senili per preservare le residue capacità cognitive e integrare gli effetti del processo degenerativo ai fini di una quotidianità qualitativamente più elevata.

Poiché la musica è un codice che non utilizza la parola e che può stimolare sia la sfera cognitiva che quella emozionale e corporea consente di utilizzare canali alternativi di comunicazione anche con quei pazienti che non sono più contattabili con i canali ordinari. Infatti se anche l’uso della parola nella comunicazione è compromesso, non significa che la persona non sia in grado di comunicare, e che non abbia competenze e risorse da poter far emergere.

La musica con il suo potere evocativo permette di creare uno spazio condiviso in cui è possibile scoprire le individuali capacità residue dell’anziano, soprattutto quando l'attività è svolta in gruppo e favorisce di conseguenza l'inter-relazione.

Gli effetti benefici si possono rilevare con facilità e soddisfazione da parte dei familiari poiché presentano una ricaduta immediata sul tono dell'umore, ma anche sul piano cognitivo e psichico. L'esecuzione dal vivo di musiche e motivi legati alla giovinezza del paziente unitamente a quello che in gergo si chiama "StoryTelling" cioè la richiesta di raccontare di sé, ravviva una memoria emozionale ancora presente e fissa la partecipazione ad un gruppo nel quale si rafforza consapevolezza di sé in relazione agli altri.