Dopo anni di cuffie dinamiche e magneto planari torno ad indossare delle elettrostatiche grazie all’opportunità che Playstereo offre a noi appassionati. Un altro aspetto che avevo dimenticato è la distorsione praticamente nulla che una cuffia elettrostatica riesce a mantenere, permettendo di alzare il volume d’ascolto senza apparente disagio acustico, anzi invitando a farlo per gustare appieno le coloriture e le finezze timbriche della musica.
Mi ha colpito la dinamica della jade II: digerisce la massa sonora senza difficoltà; il “tutti” orchestrale è davvero un “tutti“ e non un insieme risultante: il pieno orchestrale reso dalle Jade arriva fulmineo, veloce ed inaspettato ma risulta percepibile distintamente ogni strumento timbro per timbro. Davvero lodevole. Se allora dobbiamo muovere una critica, potremmo trovarla proprio in questo pregio, in qualche attacco di solo strumentale, in alcune messe di voce che potrebbero risultare secche o meno morbide perché accompagnate da un eccessivo rigore di riproduzione.
Permettetemi ancora una considerazione: la qualità di un impianto di riproduzione, che siano diffusori o cuffie, si misura anche nella capacità di non affaticare l’ascolto: non ho mai creduto a quegli strumenti tanto osannati, che però….”non più di un’ora perché altrimenti stancano”…ebbene le Hifiman Jade II hanno la capacità di proiettare nella musica, a seconda della registrazione, sul palco o in platea, e concedervi ore ed ore di ascolto senza stancare, contando anche su una leggerezza strutturale che non grava sulla testa, insomma, missione compiuta ! Complimenti ad Hifiman, un combo che ritengo non possa mancare nella casa di un appassionato di musica, specie di un musicista come il sottoscritto, ed un doveroso ringraziamento anche al Sig. Ventura do Playstereo che ho avuto modo di conoscere e di poter apprezzare sia per la passione che per la preparazione. Buon ascolto a tutti. Questo prodotto è disponibile presso www.playstereo.com
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Una premessa finale !
Per rendere questa recensione utile a tutti, va ricordata una premessa essenziale: la musica passa attraverso le orecchie che possiedono forma e sensibilità diversa per ciascuno di noi, vale a dire che non solo producono una risposta diversa alle varie frequenze per caratteristiche morfologiche, ma soprattutto rispondono differentemente l'una dall'altra alle sollecitazioni prodotte da talune bande di frequenze in particolare. |
About me Stefano Medici, musicista, scrittore e direttore artistico, si diploma in chitarra col massimo dei voti e borsa di studio, risulta vincitore in numerosi concorsi internazionali; svolge attività di concertistica da solista e in orchestra sia in Italia che all’estero, è docente alla cattedra principale dell’Accademia della Musica. Revisore e trascrittore di opere per chitarra ha al suo attivo collaborazioni con RAI e MEDIASET, apprezzato musicista da pubblico e critica, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi culturali per il Ministero, il Conservatorio e la Regione Veneto, avviando iniziative di diffusione culturale in collaborazione anche con l’Università di Padova e Confindustria Veneto. Ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, dal 1995 è presidente e fondatore dell’Accademia della Musica, con la quale svolge un’importante ricerca nel campo delle neuroscienze e della Bio-risonanza applicata alla musicoterapia. |
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