DIFFUSORI TECHNICS SB-C700

Monovia, bass-reflex fronte, posteriore, alto basso, multivia, a cono o sistemi concentrici ? Non vi nascondo che ero molto curioso di provare nuovamente un sistema di tipo “puntiforme” dopo qualche anno di progresso tecnico trascorso e molti anni nelle mie orecchie del classico due vie con trasduttori a cono e a cupola. La prima volta che ascoltai un concentrico rimasi un pò perplesso, forse per una eccessiva piattezza dovuta in verità più ai diffusori stessi che allo schema adottato, e quindi benvenga la proposta di Technics che risolve in un colpo solo anche l’aspetto della piacevolezza estetica.

Le SB-C700 hanno un look accattivante ed una costruzione a “prova di bomba.” Sono massicce e pesanti ed hanno molto in comune con la tipologia di diffusori che apprezzo maggiormente: il suono deve uscire e non rimanere incassato nel box e lo sforzo Technics di realizzare qualcosa di valido si intuisce pienamente non appena si afferrano le C700 per posizionarle.
Non sono del tutto convinto che si possano definire diffusori da libreria a meno di disporre di un solido legno massello perchè il peso è considerevole ed anche la resa sonora le qualifica degnamente come diffusori da stand per ambienti di piccola cubatura fra i 20 e i 25 metri quadrati. Il design è moderno e si adatta a diversi stili d’arredamento, tanto per il moderno che per il classico.

caratteristiche
Il materiale scelto è MDF con una elegante laccatura ( quelli in prova erano bianchi ) che nascondono le viti invitando lo sguardo a percorre le linee sinuose per cadere inevitabilmente sulla scritta del brand e sulla bellezza del cono,...ops ! trasduttore piatto che ha ben poco di conico ma è molto hi-teach facendo ampiamente ricorso a fibra di carbonio e alluminio.....ed anche ben suonante.
Techincs dichiara uno spessore delle pareti di 4 cm circa, pareti che all’interno sono dritte e non seguono la bombatura ed adottano un travetto per frammentare il suono e disperdere le eventuali rifrazioni interne, oltre alla classica – e direi abbondante – imbottitura fonoassorbente. Il condotto reflex posteriore è ben raccordato con lo chassis e vi anticipo che fa il suo dovere, in altre parole non è posti li a rappresentanza della categoria, ma “suona” per davvero.

Al primo colpo d’occhio potrebbe apparire come un classico mid-bass avendo un diametro di circa 14cm ma in realtà le vie sono due, in quanto il twetter, che raggiunge frequenze elevatissime, risulta praticamente sovrapposto al centro.
La mascherina di tessuto molto elegante è ancorata con 4 calamite che trovano corresponsione in placchette metalliche sotto la laccatura e guidano il posizionamento quasi in automatico ! L’unica avvertenza è osservare la descrizione di alto e basso posta sotto i piedini della mascherina ed il gioco è fatto.
Per quanto riguarda i connettori posti sul dorso del diffusore non mi sarebbe dispiaciuto avere a disposizione un aggancio plug&play più efficace, anche in linea con il costo dei diffusori, ma niente di problematico: morsetti agganciati, e l’ascolto abbia inizio !

qualita del suono
il posizionamento doppio concentrico comporta innegabili vantaggi il cui principale è la provenienza del suono che giunge da un solo punto specifico, ed è anche il motivo che può spiazzare chi non è abituato a questo tipo di soluzione, togliendo un pò di “spazialità” nel vero senso del temine, cioè di suoni diffusi da più sorgenti sonore, come avviene dal vivo del resto, ad esempio in una orchestra, ma in un diffusore questo diventa artificio perchè non sempre i violini sono disposti nelle file sovrastanti i violoncelli e bassi, anzi.....quindi artificio per artificio tanto vale sedare le critiche di tutti i delatori del sistema concentrico e dedicarsi alla scoperta di questa novità Technics.
Un altro vantaggio indiscutibile è la libertà di muoversi dalla poltrona o gironzolare per la stanza senza subire drammatiche cadute di dettaglio e deformazioni della scena sonora, e questo aspetto me li fa preferire di molto rispetto a concorrenti della stessa fascia di prezzo che mantengono architetture meno innovative. Il prezzo da pagare semmai è una certa attitudine al dettaglio che non implica per forza una “radiografia musicale” ma di certo non indulge nel romanticismo e nelle note “sovrammature” tipiche di altri produttori. Io personalmente preferisco naturalezza e linearità quando mi accingo ad un ascolto, e di tanto in tanto mi concedo qualche levigatura del suono che però ha vita breve perchè trascorso il piacere iniziale mi ritrovo sempre a cercare qualcosa che la coloritura dell’impianto viene inevitabilmente a sottrarre.

Le SB-C700 al primo ascolto conquistano per chiarezza e per un palcoscenico naturale e presente, con una riproduzione di gamma bassa impensabile per un una membrana da 14cm, medi e acuti ben distinti, per quanto nella musica classica si percepisca un certo arretramento della gamma media e delle voci che sono riprodotte, ma non mantengono la “presenza” di altre frequenze riprodotte. Poichè di Technics si tratta ho rispolverato il mio vecchio ampli in classe AB SUV303 con il quale si godono ascolti rilassati e levigati ma capaci anche di regalare un pò di firzzantino a patto di non esagerare con il volume.
La risposta dei diffusori è esemplare dai pochi decibel fino ad un volume discreto, mostrando linearità in quasi tutte le gamme, dopodichè alzando energicamente il volume si comincia a notare un certo affollamento interno ed una maggior presenza degli estremi di banda che squilibrano il risultato complessivo,....ma siamo già in zona 113 ! Più che questo limite presente a volumi sostenuti, mi sento di elogiare il pregio di rendere con naturalezza tutte le frequenze a volumi d’ascolto molto rilassati, cosa non sempre scontata nei diffusori di questa fascia di prezzo. Proseguendo negli ascolti incrociati fra jazz, acustica e pop non mi tornava qualcosa nella gamma bassa medio-bassa e pensando che fosse colpa dell’amplificatore ormai datato, ho provato a sostituirlo con un Electrocompaniet EC-2 un vero e proprio “erogatore di corrente” in pura classe A che ha saputo porre parzialmente rimedio, sfrondando il reparto basso e regalando un pò di respiro alla zona media, ma ancora non ero soddisfatto....

il bass-reflex
quante volte ho sottolineato l’importanza del corretto posizionamento dei diffusori equipaggiati di uscita reflex sul dorso ! Questi “sfiati” che sono dei veri diffusori passivi hanno bisogno di “acqua libera alle spalle” uno valido motivo per bandire questa caratteristica da ogni diffusore classificato “da libreria” e le SB-C700 non fanno eccezione: il motivo di un certo traffico non correttamente smistato nella parte bassa della gamma dipendeva esclusivamente dalla corretta distanza dalla parete: pare che questi box ne esigano parecchia, almeno 80-90cm.
Ed infatti una volta riposizionati la musica cambia immediatamente, la gamma si equilibra ed il basso diviene disteso e coinvolgente, ma sopratutto l’ambiente si riempie di musica che comincia a girare per la stanza con la dovuta pienezza sostenuta a dovere dalle frequenze basse. Per non pensare di attribuire parte del merito all’amplificatore l’ho sostituito con un pre e finale NAD che ha avvalorato la qualità di questi piccoli e pregiati diffusori in grado di restituire palcoscenico e naturalezza d’ascolto specie in alcuni generi musicali, pur con qualche accenno di coloritura attorno ai 140hz, zona nella quale di tanto in tanto si percepisce una certa enfasi caratterizzata da una leggera gommosità.

Trascorsa una settimana di ascolti ho sentito come la membrana abbia cominciato a mollarsi, evidenziando una analogia nel rodaggio tipicamente riscontrata nelle cuffie magneto planari rispetto alle dinamiche che richiedono in generale minor tempo per assestarsi.
Il suon è migliorato, trasmettendo immediatezza ed una giusta dose di matericità anche se resta una certa mancanza di rifinitura in banda acuta che occasionalmente - specie nei suoni della musica classica - si avverte.
Per il resto le risonanze risultano ben smorzate e la distorsione è molto contenuta invitando ad alzare il volume finchè il vicinato non protesta, ma torno a ribadire che il meglio lo offrono a volumi d’ascolto normali dove un leggero effetto loudness permea la riproduzione rendendola più coinvolgente e gradevole.
Come tutti buoni diffusori si dimostrano sensibili all’aumentare della qualità della sorgente e dell’amplificazione, collegati ad un dac valvolare in streaming ad alta risoluzione le SB-C700 hanno sfoderato nuova grinta ed un pizzico di raffinatezza in più che mi ha accompagnato per lunghe sessioni d’ascolto molto piacevoli e non affaticanti.

conclusioni
Le technics Sb-C700 sono degli ottimi diffusori, moderni, ben realizzati con una tecnologia esclusiva Technics che conquistano per più aspetti: design e rifiniture elevate, ricerca ed attenzione progettuale per proiettare il suono esternamente e le dimensioni compatte li rendono facili da collocare e spostare a seconda di come desideriamo configurare lo spazio d’ascolto.
Una qualità sonora di rilievo che nella sua poliedricità tende però a premiare la musica pop e moderna piuttosto che quella classica ed acustica di organici ridotti, mancando leggermente della dovuta introspezione per scontornare timbricamente i singoli strumenti.
Per le SB-C700 non mi sento di parlare di best buy perchè risentono di una concorrenza agguerrita e nella stessa fascia di prezzo, ma approfittando delle offerte dei rivenditori e di uno street price che è più invitante del prezzo di listino, divengono i primi della lista per gli amanti del genere e non temono di rivaleggiare con diffusori da pavimento.
catena d’ascolto


Sorgente Technics SL-G700 / amplificatore Technics SUV303 / diffusori Technics SB-C700
amplificatore Electrocompaniet EC-2 / pre e finale NAD 1130

Produttore > https://www.technics.com/it/



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Una premessa finale !

Per rendere questa recensione utile a tutti, va ricordata una premessa essenziale: la musica passa attraverso le orecchie che possiedono forma e sensibilità diversa per ciascuno di noi, vale a dire che non solo producono una risposta diversa alle varie frequenze per caratteristiche morfologiche, ma soprattutto rispondono differentemente l'una dall'altra alle sollecitazioni prodotte da talune bande di frequenze in particolare.
Nel mio caso specifico ( lo scrivo per orientarvi alla lettura ) manifesto una certa intolleranza alle frequenze troppo pronunciate attorno al 1,2khz e trovo altrettanto insistenti quelle troppo enfatizzate vicine ai 90hz.
Questo preambolo servirà a tarare il lettore circa la mia criticità analitica, Che talvolta manifesterà Dei giudizi viziati dal gusto squisitamente personale, così come personale è Il repertorio d'ascolto che nel mio caso e lato per la maggior parte del tempo musica classica cameristica, sinfonica e vocale.
La riproduzione di un quartetto d'archi a titolo d'esempio, metterà in luce alcuni aspetti sonori che la medesima cuffia / amplificatore / sorgente impegnato in altri generi musicali non riuscirà ad indagare con tanta introspezione. Vale ovviamente, ( e per fortuna ! ) il contrario.
L’ovvia conclusione di questa premessa è che ciascuno ha le proprie orecchie ed i propri gusti musicali e d’ascolto, e principalmente a questi deve affidarsi anche a dispetto di una lusinghiera recensione verso questo o quell’apparecchio.
Nelle recensioni dell’Orecchio Musicale non sono solitodilungarmi in misure, rilevazioni, dettami costruittivi. ecc…perchè a meno di difetti o pregi particolari da porre in evidenza al fine della percezione audio, risultano informazioni facilmente reperibili presso il sito del produttore. L’unico motivo valido per leggere la mia opinione in merito è quella di ascoltare il parere delle orecchie di un musicista.
Grazie e buona lettura.


About me
Stefano Medici, musicista, scrittore e direttore artistico, si diploma in chitarra col massimo dei voti e borsa di studio, risulta vincitore in numerosi concorsi internazionali; svolge attività di concertistica da solista e in orchestra sia in Italia che all’estero, è docente alla cattedra principale dell’Accademia della Musica.
Revisore e trascrittore di opere per chitarra ha al suo attivo collaborazioni con RAI e MEDIASET, apprezzato musicista da pubblico e critica, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi culturali per il Ministero, il Conservatorio e la Regione Veneto, avviando iniziative di diffusione culturale in collaborazione anche con l’Università di Padova e Confindustria Veneto.
Ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, dal 1995 è presidente e fondatore dell’Accademia della Musica, con la quale svolge un’importante ricerca nel campo delle neuroscienze e della Bio-risonanza applicata alla musicoterapia.

Accademia della Musica
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