MIRRORS OF TIME
Tribute Reflections
Ancient music inspires Spanish composers of ourtime
DIEGO FERNÁNDEZ MAGDALENO piano
HESPÈRION XXI LA CAPELLA REIAL DE CATALUNYA
Jordi Savall
Etichetta discografica AltaVox 2024

Una retrospettiva incrociata, cosi definirei Mirrors Of Time, l’ultimo lavoro del pianista Diego Fernandez Magdaleno congiuntamente a Hesperion XXI La Cappella Real de Catalunya di Jordi Savall, entrambi esponenti di spicco nel panorama musicale internazionale, e fra gli artisti che preferisco in assoluto.
Il titolo del doppio CD rimanda chiaramente al progetto originario “ancient music inspires spanish composers of our time” ( la musica antica ispira i compositori spagnoli del nostro tempo ) in un gioco di riflessioni non solamente visuali come la copertina dell’album introduce, ma piuttosto di sonorità e atmosfere che paiono fondersi con una continuità attribuibile all’esperienza degli interpreti ed ideatori della scaletta d’ascolto proposta.

Un tandem sul quale talune durezze della modalità, vengono addolcite e levigate dall’accostamento con la melodia proposto nel brano successivo; oppure nei passaggi che potrebbero sconfinare nell’atonalità ecco far da controcanto un’armonia più classica e conciliante che arriva a permeare ( a posteriore ed indirettamente) la composizione più moderna..
Una esecuzione a due voci, nella quale i brani si snodano grazie ad un fil rouge che li annoda mettendo in risalto pattern sonori, armonie e stili musicali compositivi in modo da serrare il legame fra due mondi: uno reale e l’altro riflesso, fino a far perdere la prospettiva di partenza al punto da non poter distinguere il soggetto reale da quello riflesso.

Un repertorio che novera fra gli altri, anche il lamento di Tristano, un brano di rilevanza storica musicale che accende i miei ricordi di studente, ma che si dileguano rapidamente nel momento in cui si accende la musica e l'Hesperion XXI comincia l'esecuzione. Il rapimento continua con il brano successivo “Glosas sobre el Mariam Matrem” Interpretato da Diego Fernandez Magdaleno il quale ci Proietta in una dimensione armonica contemporanea richiamando con maestria diverse assonanze con il brano precedente, tanto nell'approccio del tocco quanto nell'intensità ritmica e sonora, proiettando l’immaginazione in una sorta di “tema e variazioni” improvvisativa.

Lo scambio di battute fra l'organico strumentale ed il solista genera un continuum musicale nel quale il divario epocale appare annullato, rimandando ad un'idea primogena, intuita e captata dai compositori del Medioevo al pari di quelli dei giorni nostri, a testimonianza che i secoli trascorsi non hanno cancellato il nucleo fondante chiamato “Musica”, ma piuttosto sviluppato e modificato il concetto esistente coniugandolo al proprio tempo.
Un tandem ravvisabile nettamente anche nel profilo artistico dei due musicisti: Jordi Savall apprezzato e conosciuto per le sue innumerevoli esecuzioni, incentrate su un certo ben delineato repertorio ( personalmente lo apprezzo molto anche nelle riletture di Mozart e Beethoven, per le quali forse è meno noto al grande pubblico ) riconoscendogli una delicatezza ed un approccio esecutivo che fa volare la partitura senza mai renderla eccessiva, pur conferendo al pieno strumentale il giusto peso e quel graffio che gli strumenti d’epoca sanno produrre.

Mentre di Diego Fernandez Magdaleno parteggia sicuramente per il nostro secolo, e sebbene gli abbia sentito suonare repertori più classici, mi conquista il suo equilibrio e la precisione cristallina nell' eseguire ogni singola nota che come una sequenza di lucide perle comincia a prendere forma e diviene una preziosa collana.
La narrazione del pianoforte solista che Magdaleno tesse così stretta ed intima incontra un rinnovato slancio nell'arpeggio del liuto e dalle soffuse e rapide messe di voce degli antichi strumenti ad arco dell'Hesperion XXI .
Per raccontare lo specchio dei tempi, a volte viene scelto il genere compositivo, come nel caso della Pavana y Gallarda, nella quale ora è il pianista ad aleggiare sulla tastiera cogliendo l'eredità degli ultimi echi della Pavana appena eseguita dall'Ensemble strumentale, mantenendo sospesa l’atmosfera sonora e traghettandola sulla tastiera del pianoforte nel brano composto da Carlos Cruz de Castro. .... Che meraviglia questo piatto colorato ! Una fusione di sapori e colori apparentemente contrapposti da apparire tanto somiglianti fino a fondersi in un'unica tavolozza musicale.

Nella traccia a seguire il filo comune è il piede ritmico, la danza, presentata nel brano "Cunctissimus concanentes" e ripresa col pianoforte nel brano a seguire "La festa, la follia… i després… el record" composto nel 2011 da A. Grebol in un continuo avvicendarsi di emozioni, come nell'incipit di Sentimientos , il brano che conclude il primo CD, nel quale l'arpeggio dilatato di Magdaleno sembra esprimere ricordi amarezze e speranze racchiusi nelle sincretismo di un accordo dilatato.
Esecuzioni ed affreschi che appaiono sospesi nel tempo fra reale e onirico, in contrapposizione continua fra la varietà timbrica dell'Hesperion XXI e la tessitura narrativa più concentrata proposta dallo strumento solista evocando con forza la freschezza diversamente piacevole di stili differenti, rimandando in questo, il pensiero al grande filosofo matematico di nome Pitagora, che descriveva la bellezza come principio conciliatore degli opposti.
Permettetemi infine una nota anche sulla qualità audio racchiusa in “MIRRORS OF TIME - Ancient music inspires Spanish composers of our time”: riprodurre fedelmente lo strumento musicale, l'ambiente sonoro e di piccoli particolari che rendono unica ed insostituibile l'esperienza d'ascolto di un concerto dal vivo, costituisce una buona parte del godimento immersivo concesso dalla riproduzione musicale. L'etichetta AltaVox è produttore ed editore esclusivo di tutte le nuove registrazioni di Hesprion XXI, La Capella Reial de Catalunya, Le Concert des Nations, Montserrat Figueras e Jordi Savall , la qual cosa diventa fondamentale anche per una ripresa sonora e masterizzazione volta a preservare l’autenticità del suono naturale dello strumento e del suono in generale.

Un doppio plauso, per il progetto musicale interessante e ben riuscito e la capacità interpretativa degli Artisti ( se mai ci fosse il bisogno di rimarcarlo ) e l'altro per la selezione del repertorio che a mio parere trova la carta vincente nell'ordinamento progressivo dei brani che Savall e Magdaleno hanno immaginato ed organizzato in una successione naturale e gradevole che rafforza l'idea originaria di “riflesso e ispirazione”.
MIRRORS OF TIME - Tribute Reflections è un doppio CD che scorre in fretta, come quando si viaggia in treno e si esplora il paesaggio da un finestrino e poi da quello opposto; volgendo lo sguardo in avanti verso il futuro ed indietro verso il passato in sequenza contraria, immersi in un raffinato ascolto.

Stefano Medici

MIRRORS OF TIME ESPEJOS DEL TIEMPO • MIROIRS DU TEMPS ordinabile sul sito della casa discografica ALTAVOX




Indice delle recensioni >>



Una premessa finale !

Per rendere questa recensione utile a tutti, va ricordata una premessa essenziale: la musica passa attraverso le orecchie che possiedono forma e sensibilità diversa per ciascuno di noi, vale a dire che non solo producono una risposta diversa alle varie frequenze per caratteristiche morfologiche, ma soprattutto rispondono differentemente l'una dall'altra alle sollecitazioni prodotte da talune bande di frequenze in particolare.
Nel mio caso specifico ( lo scrivo per orientarvi alla lettura ) manifesto una certa intolleranza alle frequenze troppo pronunciate attorno al 1,2khz e trovo altrettanto insistenti quelle troppo enfatizzate vicine ai 90hz.
Questo preambolo servirà a tarare il lettore circa la mia criticità analitica, Che talvolta manifesterà Dei giudizi viziati dal gusto squisitamente personale, così come personale è Il repertorio d'ascolto che nel mio caso e lato per la maggior parte del tempo musica classica cameristica, sinfonica e vocale.
La riproduzione di un quartetto d'archi a titolo d'esempio, metterà in luce alcuni aspetti sonori che la medesima cuffia / amplificatore / sorgente impegnato in altri generi musicali non riuscirà ad indagare con tanta introspezione. Vale ovviamente, ( e per fortuna ! ) il contrario.
L’ovvia conclusione di questa premessa è che ciascuno ha le proprie orecchie ed i propri gusti musicali e d’ascolto, e principalmente a questi deve affidarsi anche a dispetto di una lusinghiera recensione verso questo o quell’apparecchio.
Nelle recensioni dell’Orecchio Musicale non sono solitodilungarmi in misure, rilevazioni, dettami costruittivi. ecc…perchè a meno di difetti o pregi particolari da porre in evidenza al fine della percezione audio, risultano informazioni facilmente reperibili presso il sito del produttore. L’unico motivo valido per leggere la mia opinione in merito è quella di ascoltare il parere delle orecchie di un musicista.
Grazie e buona lettura.


About me
Stefano Medici, musicista, scrittore e direttore artistico, si diploma in chitarra col massimo dei voti e borsa di studio, risulta vincitore in numerosi concorsi internazionali; svolge attività di concertistica da solista e in orchestra sia in Italia che all’estero, è docente alla cattedra principale dell’Accademia della Musica.
Revisore e trascrittore di opere per chitarra ha al suo attivo collaborazioni con RAI e MEDIASET, apprezzato musicista da pubblico e critica, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi culturali per il Ministero, il Conservatorio e la Regione Veneto, avviando iniziative di diffusione culturale in collaborazione anche con l’Università di Padova e Confindustria Veneto.
Ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, dal 1995 è presidente e fondatore dell’Accademia della Musica, con la quale svolge un’importante ricerca nel campo delle neuroscienze e della Bio-risonanza applicata alla musicoterapia.

Accademia della Musica
@ copyright di Stefano Medici
Recensioni, Audio, hi-fi, hi-end, valvole, stax, sennheiser, beyerdynamic, review, test,cuffie, amplificatore, dac, casse, riproduzione, ascolto, elettrostaiche,dinamiche, sennheiser, beyerdynamic, akg, hifiman