Una retrospettiva incrociata, cosi definirei Mirrors Of Time, l’ultimo lavoro del pianista Diego Fernandez Magdaleno congiuntamente a Hesperion XXI La Cappella Real de Catalunya di Jordi Savall, entrambi esponenti di spicco nel panorama musicale internazionale, e fra gli artisti che preferisco in assoluto.
Un tandem sul quale talune durezze della modalità, vengono addolcite e levigate dall’accostamento con la melodia proposto nel brano successivo; oppure nei passaggi che potrebbero sconfinare nell’atonalità ecco far da controcanto un’armonia più classica e conciliante che arriva a permeare ( a posteriore ed indirettamente) la composizione più moderna..
Un repertorio che novera fra gli altri, anche il lamento di Tristano, un brano di rilevanza storica musicale che accende i miei ricordi di studente, ma che si dileguano rapidamente nel momento in cui si accende la musica e l'Hesperion XXI comincia l'esecuzione. Il rapimento continua con il brano successivo “Glosas sobre el Mariam Matrem” Interpretato da Diego Fernandez Magdaleno il quale ci Proietta in una dimensione armonica contemporanea richiamando con maestria diverse assonanze con il brano precedente, tanto nell'approccio del tocco quanto nell'intensità ritmica e sonora, proiettando l’immaginazione in una sorta di “tema e variazioni” improvvisativa.
Lo scambio di battute fra l'organico strumentale ed il solista genera un continuum musicale nel quale il divario epocale appare annullato, rimandando ad un'idea primogena, intuita e captata dai compositori del Medioevo al pari di quelli dei giorni nostri, a testimonianza che i secoli trascorsi non hanno cancellato il nucleo fondante chiamato “Musica”, ma piuttosto sviluppato e modificato il concetto esistente coniugandolo al proprio tempo.
Mentre di Diego Fernandez Magdaleno parteggia sicuramente per il nostro secolo,
e sebbene gli abbia sentito suonare repertori più classici, mi conquista il suo equilibrio e la precisione cristallina nell' eseguire ogni singola nota che come una sequenza di lucide perle comincia a prendere forma e diviene una preziosa collana.
Nella traccia a seguire il filo comune è il piede ritmico, la danza, presentata nel brano "Cunctissimus concanentes" e ripresa col pianoforte nel brano a seguire "La festa, la follia… i després… el record" composto nel 2011 da A. Grebol in un continuo avvicendarsi di emozioni, come nell'incipit di Sentimientos , il brano che conclude il primo CD, nel quale l'arpeggio dilatato di Magdaleno sembra esprimere ricordi amarezze e speranze racchiusi nelle sincretismo di un accordo dilatato.
Un doppio plauso, per il progetto musicale interessante e ben riuscito e la capacità interpretativa degli Artisti ( se mai ci fosse il bisogno di rimarcarlo ) e l'altro per la selezione del repertorio che a mio parere trova la carta vincente nell'ordinamento progressivo dei brani che Savall e Magdaleno hanno immaginato ed organizzato in una successione naturale e gradevole che rafforza l'idea originaria di “riflesso e ispirazione”.
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Una premessa finale !
Per rendere questa recensione utile a tutti, va ricordata una premessa essenziale: la musica passa attraverso le orecchie che possiedono forma e sensibilità diversa per ciascuno di noi, vale a dire che non solo producono una risposta diversa alle varie frequenze per caratteristiche morfologiche, ma soprattutto rispondono differentemente l'una dall'altra alle sollecitazioni prodotte da talune bande di frequenze in particolare. |
About me Stefano Medici, musicista, scrittore e direttore artistico, si diploma in chitarra col massimo dei voti e borsa di studio, risulta vincitore in numerosi concorsi internazionali; svolge attività di concertistica da solista e in orchestra sia in Italia che all’estero, è docente alla cattedra principale dell’Accademia della Musica. Revisore e trascrittore di opere per chitarra ha al suo attivo collaborazioni con RAI e MEDIASET, apprezzato musicista da pubblico e critica, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi culturali per il Ministero, il Conservatorio e la Regione Veneto, avviando iniziative di diffusione culturale in collaborazione anche con l’Università di Padova e Confindustria Veneto. Ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, dal 1995 è presidente e fondatore dell’Accademia della Musica, con la quale svolge un’importante ricerca nel campo delle neuroscienze e della Bio-risonanza applicata alla musicoterapia. |
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